L’articolazione temporo mandibolare (ATM) si colloca bilateralmente al volto ed è l’unità anatomica con cui si rapporta la mandibola con il massiccio facciale. Indubbiamente è l’articolazione più usata quotidianamente, oltre alla masticazione è coinvolta nei meccanismi di articolazione della parola e della respirazione.
È dotata di grandi potenzialità di adattamento a eventi stressanti e patologici, ma sono numerosi i fattori di rischio responsabili della patologia articolare a cui si è soggetti tutti i giorni, quali paranfunzioni (bruxismo, serramento), traumi, occlusione instabile, sesso femminile (ormoni estro- progestinici).
L’esordio dei disordini temporo-mandibolari (DTM) si manifesta con rumori articolari (click, scrosci), limitazione all’apertura e nei movimenti della bocca, dolore fortemente invalidante.
Con l’aumento dell’incidenza dei DTM la Chirurgia dell’Articolazione Temporo-Mandibolare ha assunto un ruolo sempre più importante nella patologia Maxillo Facciale.
Il trattamento spesso non è mai unico e coinvolgente un solo specialista, ma richiede nella maggior parte dei casi un approccio multidisciplinare.
Quando le terapia conservative e mediche non hanno sortito effetto è necessario ricorrere alla chirurgia.
Il chirurgo Maxillo-Facciale può risolvere i disturbi dell’articolazione temporomandibolare sia con tecniche chirurgiche mininvasive quali l’artrocentesi con infiltrazione di acido ialuronico, l’artrocentesi visuale e l’artroscopia, che con tecniche chirurgiche a cielo aperto quali il riposizionamento del disco, l’artroplastica e la ricostruzione alloplastica dell’articolazione con protesi custom made.
Le indicazioni generali per cui si ricorre al trattamento chirurgico sono il dolore e la limitazione funzionale persistenti dopo un adeguato trattamento conservativo.
Gli obiettivi del trattamento chirurgico sono: l’eliminazione del dolore, il miglioramento della funzionalità articolare (movimenti mandibolari) e l’interruzione della progressione della malattia.