Il panorama dei disturbi respiratori durante il sonno è ampio e include il fenomeno del russamento, molto spesso innocuo per il russatore e solo fastidioso per i familiari, ma che in alcuni casi è il primo sintomo di una più complessa e pericolosa malattia definita come Sindrome delle Apnee Ostruttive durante il Sonno (OSAS).
L’OSAS è caratterizzata dalla chiusura delle vie aeree dietro alla lingua durante il sonno e si manifesta clinicamente con eccessiva sonnolenza durante il giorno, mal di testa al risveglio e riduzione della capacità di concentrazione a di attuazione di gesti complessi. Il tutto è imputabile alla scarsa qualità del sonno che risulta compromesso dai frequenti “risvegli” a livello neurologico, necessari a superare il momento del collasso delle vie aeree.
Alla sindrome sono associate diverse situazioni di rischio e patologie tra le quali sono da evidenziare l’ipertensione arteriosa, gli ictus, le ischemie e gli infarti del miocardio, gli incidenti della strada e sul lavoro e la depressione.
La proposta di terapia chirurgica maxillo-facciale dell’OSAS è incentrata sul ridimensionamento dello scheletro facciale per ottenere un maggior spazio delle vie aeree dietro la lingua durante il sonno.
Sabato 20 settembre si è tenuto il IV Congresso Nazionale di Odontoiatria nella medicina del sonno. Intervento come relatore del prof. Aldo Bruno Giannì.
Il panorama dei disturbi respiratori durante il sonno è ampio e include il fenomeno del russamento, molto spesso innocuo per il russatore e solo fastidioso per i familiari, ma che in alcuni casi è il primo sintomo di una più complessa e pericolosa malattia definita come Sindrome delle Apnee Ostruttive durante il Sonno (OSAS).
L’OSAS è caratterizzata dalla chiusura delle vie aeree dietro alla lingua durante il sonno e si manifesta clinicamente con eccessiva sonnolenza durante il giorno, mal di testa al risveglio e riduzione della capacità di concentrazione a di attuazione di gesti complessi. Il tutto è imputabile alla scarsa qualità del sonno che risulta compromesso dai frequenti “risvegli” a livello neurologico, necessari a superare il momento del collasso delle vie aeree.
Alla sindrome sono associate diverse situazioni di rischio e patologie tra le quali sono da evidenziare l’ipertensione arteriosa, gli ictus, le ischemie e gli infarti del miocardio, gli incidenti della strada e sul lavoro e la depressione.
La proposta di terapia chirurgica maxillo-facciale dell’OSAS è incentrata sul ridimensionamento dello scheletro facciale per ottenere un maggior spazio delle vie aeree dietro la lingua durante il sonno.
Sabato 20 settembre si è tenuto il IV Congresso Nazionale di Odontoiatria nella medicina del sonno. Intervento come relatore del prof. Aldo Bruno Giannì.